“Ieri, dopo 24 anni dalla morte di Emanuele Scieri, il 26enne parà della Folgore trovato senza vita nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999, sono arrivate le condanne in primo grado per due ex caporali della Folgore. Nel rispetto del garantismo e dell’autonomia della magistratura, il pensiero va alla sua famiglia che in questi anni non si è mai arresa, chiedendo sempre giustizia e verità e affidandosi alle istituzioni”. Lo dichiara in una nota la senatrice pisana del Partito Democratico Ylenia Zambito, che aggiunge: “Richieste che avevano portato il Parlamento ad occuparsi della vicenda con una commissione d’inchiesta il cui lavoro, proprio nel 2018, ha spinto la Procura di Pisa a riaprire un caso che era stato considerato chiuso nella convinzione che Scieri si fosse suicidato. Nulla riporterà indietro Emanuele Scieri – aggiunge Zambito – ma il giudizio di primo grado dimostra due cose: non solo che sono emersi in modo chiaro gli atti di nonnismo che sin dai primi giorni dell’accaduto sembravano essere evidenti e che vanno combattuti sempre; è altresì emerso come il lavoro di istituzioni e magistratura sia in grado di restituire dignità e giustizia”, conclude la senatrice Zambito.


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