La stretta sui migranti minorenni fa arrabbiare Sandra Zampa, la senatrice Pd che aveva voluto fortemente la legge del 2017 a tutela dei minori non accompagnati. «È una mossa inutile e cattiva», dice al telefono quando il governo ha appena incassato la fiducia sul decreto che, tra le altre cose, allunga il periodo di trattenimento per i migranti minorenni: da 30 giorni si passa a 45 per chi ha meno di 16 anni, mentre dai 16 anni in su il fermo sale da 90 a 150 giorni. Zampa è amareggiata, «parliamo di numeri che sono tranquillamente gestibili, mediamente 24-25mila persone l`anno. In un paese in cui manca manodopera! Persino papa Francesco aveva invitato ad integrarli, la stessa Confindustria lo chiede. Parliamo di giovani che apprendono rapidamente la lingua, sono un`opportunità per un paese vecchio…».
Attenzione a dire “opportunità”! Sa bene che la destra fa del sarcasmo sugli immigrati considerati dalla sinistra come “risorse”…
«Mi risulta che Giulia sia stata uccisa da un “bravo ragazzo” italiano! Quello della destra è razzismo allo stato puro. Sono battute volgari, stupide. Bisogna capire che il mondo sta cambiando e conviene gestirlo con politiche intelligenti. Questi che fanno queste battute grossolane sono quelli che hanno fallito su tutta la linea rispetto alle loro stesse promesse elettorali. Ma qui stiamo parlando della violazione di trattati internazionali, la legge che approvammo nel 2017 declina la convenzione Onu sui diritti dell`infanzia, che l`Italia ha sottoscritto e recepito. Con le norme volute dal governo i minorenni possono convivere con i maggiorenni per mesi. Vorrei chiedere alla Meloni “madre cristiana” cosa c`è di cristiano e di materno in tutto questo. Lei lascerebbe una figlia di 17 anni a convivere e dormire per mesi in promiscuità con gli adulti?».
Ma, obiettano dalla maggioranza, bisogna intervenire perché tanti migranti si fingono minori per poter entrare in Italia e in Europa.
«Questa storia me la sono sentita dire perfino a Calais, in un incontro del Consiglio d`Europa. Il vice-sindaco ci ha ricevuto dicendo “sono falsi minori, hanno la barba lunga”. Ovviamente non sono ingenua, non penso che tutti quelli che arrivano siano santi o vengano qui per lavorare. Ma la stragrande maggioranza di loro sì, viene a cercare un lavoro. E, soprattutto, al governo sono talmente ignoranti che non sanno che la legge che porta il mio nome prevede un rigido protocollo per evitare che ci siano abusi: prima si usavano le radiografie al polso per determinare l`età, ma c`era un margine di errore piuttosto grande. Il protocollo previsto dalla “legge 47” dice che in caso di un fondato dubbio può essere disposta una visita medica, che deve essere autorizzata dal magistrato, per stabilire l`età. Perché non applicare questo protocollo? Quella prevista dalla nostra legge è stata indicata dal Consiglio d`Europa come la migliore buona prassi europea».
E secondo lei perché il governo vuole smontare la sua legge?
«Per coprire il fallimento di chi non è in grado di dare una risposta al tema immigrazione. Vogliono far vedere che non hanno veramente pietà di nessuno: fuori anche i minori! Peccato che gli italiani se li troveranno per strada, a vivere di espedienti. Avrebbero dovuto implementare la legge, impegnandosi a realizzarla laddove ha scontato ritardi e prevedendo per esempio almeno cinque centri in cinque regioni dove porti i ragazzi che arrivano per un breve periodo, utile però a progettare una seconda accoglienza fatta di formazione al lavoro. La propaganda della Meloni non fermerà la realtà, le persone – e i minori – continueranno ad imbarcarsi per venire qui. Con la differenza che con la “legge 47” hanno la possibilità di essere in qualche modo integrati, inseriti in percorso virtuoso che apriva loro una strada per trovare un lavoro, imparare la lingua. Così, invece avremo solo più clandestini, persone che vivono di espedienti e che finiranno in mano alla criminalità, a chi sfrutta la prostituzione, il lavoro minorile o gestisce lo spaccio di droga».