“Leggo con profondo sconcerto le parole del portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, su Ilaria Salis che confermando le nostre preoccupazioni ci fa sapere che la procura ungherese ha chiesto 11 anni di condanna. Poiché ero nell’aula del tribunale resto senza parole per la totale assenza di cultura giuridica che trapela dalle sue affermazioni: nessun elemento nuovo è stato portato all’attenzione della difesa di Salis per argomentare il rifiuto degli arresti domiciliari così come nessuna prova è stata portata per ipotizzare la condanna. Di continua a parlare di accuse ed è passato oltre anno dal primo giorno della detenzione. Difronte a questo l’Italia ha una strada da percorrere subito ed è quella di deferire l’Ungheria come altri hanno già fatto alla Cedu. Risulta per altro che ci siano attualmente tre condanne dell’Ungheria con esecuzione aperta davanti al consiglio dei Ministri. Il governo deve scegliere tra l’amicizia nei confronti dell’Ungheria e la giustizia e il rispetto dei dovuto a Ilaria Salis”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa.


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