“4 milioni di persone nel 2022 hanno rinunciato alle cure di cui avevano bisogno e diritto. Le persone in stato di povertà non sono riuscite a curarsi, mentre le persone abbienti si sono rivolte al privato. Fanno davvero impressione i dati che l’istituto Censis consegna oggi al decisore politico e all’opinione pubblica per una riflessione e soprattutto per scelte che non possono più essere rinviate. Di fronte a questi dati la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che evoca i poveri ogni volta che le torna utile per la sua propaganda, dovrebbe con molta fermezza e semplicità cambiare i numeri della manovra di bilancio e mettere nel fondo sanitario le risorse necessarie a salvare il Servizio sanitario nazionale. Basterebbe far approvare gli emendamenti che il Pd ha predisposto ma se non si volesse concedere all’opposizione questa vittoria, può lei stessa fare in modo che l’annunciato maxi emendamento contenga quanto serve. Non c’è più tempo, signora presidente, e sono certa che se lei annunciasse che si rinuncia al ponte sullo Stretto per mettere tutte le risorse a disposizione dello Stato nella sanità, gli italiani le farebbero un grandissimo applauso. Ciò che sta avvenendo è che si va verso la povertà sanitaria di tanti, troppi italiani, mentre la spesa sanitaria privata, già salita a quasi 40 miliardi di euro, continua ad aumentare con un incremento già registrato di oltre il 7% a fronte di una riduzione di circa il 3% della spesa pubblica sanitaria pubblica. Dove finiremo? A un’Italia ancora più ingiusta, e gravemente ingiusta, perchè quando la salute viene negata si è davvero alla tragedia oltre che al tradimento della Costituzione che all’articolo 32 chiede che sia tutelata la salute degli indigenti”. Così la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in commissione Affari sociali a Palazzo Madama.


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