“Il ddl prestazioni sanitarie è scomparso dal calendario dei lavori d’Aula di Palazzo Madama. Dopo mesi di difficile gestazione e proprio nelle ore in cui doveva passare all’esame dell’Assemblea, il disegno di legge è stato rinviato a data da destinarsi. E’ del tutto evidente che a pesare siano le divisioni interne alla maggioranza ed i tentativi di riscrivere, a colpi d’emendamento, i principi di base su cui si fonda il Servizio sanitario nazionale”. Lo dichiarano in una nota congiunta le senatrici Pd Sandra Zampa, Ylenia Zambito e Susanna Camusso, componenti della Decima commissione Sanità e Lavoro.
“Con un emendamento della relatrice approvato in commissione – spiegano le senatrici Pd – si è tentato di modificare il principio per cui l’ordinamento giuridico italiano attribuisce alle Aziende Sanitarie la copertura finanziaria delle prestazioni sociosanitarie, ivi comprese quelle socio-assistenziali, qualora strettamente connesse a trattamenti sanitari. L’emendamento prevede che per le prestazioni di lungo-assistenza da erogarsi alle persone anziane, con diagnosi di Alzheimer o altra patologia con carattere cronico-degenerativo, gli oneri di degenza restano a carico del servizio sanitario nazionale nella misura del 50 per cento della tariffa giornaliera. Un fatto gravissimo – sottolineano Zampa, Camusso e Zambito – perché fa ricadere i maggiori oneri sui comuni e sui pazienti”.
“Una vicenda che restituisce il quadro di una maggioranza lacerata e senza idee. A pagarne le conseguenze ancora una volta le cittadine ed i cittadini italiani: le scelte del Governo Meloni e di questa maggioranza – concludono le senatrici Zampa, Zambito e Camusso – stanno minando le fondamenta della sanità pubblica e del diritto alle cure”.


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