“Dopo il fallimento della gestione delle liste d’attesa, adesso assistiamo allo scaricabarile indecoroso del ministro Schillaci sulle Regioni anche sulla vicenda dei medici di famiglia. Si tratta di due questioni fondamentali su cui si misura il rispetto del diritto alla salute delle persone in carne in ossa: la possibilità di accedere alla prima linea delle cure e quella di effettuare visite specialistiche ed esami nel Ssn. Sono due problemi cruciali la cui soluzione il ministro Schillaci non può demandare per intero alle Regioni, con un vergognoso scarico di responsabilità” . Lo dicono le senatrici Sandra Zampa, Susanna Camusso, Ylenia Zambito, componenti della Commissione Affari sociali, sanità e lavoro. “Sulle liste d’attesa – sottolineano Zampa,Camusso, Zambito – la Piattaforma nazionale delle liste d’attesa (Pnla), prevista dal decreto 73/24 , resta una chimera. Come avevamo denunciato nell’Aula del Senato, quel decreto spacciato per il taglio delle liste d’attesa non ha dato benefici ai cittadini e i fondi stanziati sono stati utilizzati in gran parte per ripiani di bilancio. É evidente che il nodo dei tagli al sistema operati dal governo Meloni sta venendo al pettine e che le Regioni sono in difficoltà. É evidente che il governo Meloni sta mettendo in campo, senza dichiararlo apertamente, una riforma del Ssn sul modello americano, per cui si cura chi ha soldi e assicurazione. Ma tutto questo è inaccettabile. Da Schillaci ci aspettiamo una ferma azione su entrambe le questioni, in gioco c’é la salute di tutte e tutti”.
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