“E’ interessante assistere al progressivo e costante spostamento della destra sovranista su posizioni pro Europa, riconoscendo il ruolo fondamentale dell’Unione nella costruzione del nostro futuro. E’ il riconoscimento di quale grande innovazione potesse essere investire sul debito comune, il sogno Prodi, sugli eurobond per finanziare politiche che rispondano alle grandi sfide che ci attendono. Sfide che, come singoli stati, non saremmo in grado di costruire, soprattutto per un Paese come il nostro le cui condizioni economiche rendono fondamentale un simile approccio. Beneficiare di risorse per realizzare grandi progetti: per questo abbiamo bisogno che programmi come Next generation Eu diventino strutturali. Ora con il Pnrr abbiamo una grande occasione ma anche rischi di pericolose inefficienze: la Corte dei conti ha denunciato uno iato tra spesa attesa e spesa effettuata. Insomma siamo in ritardo. Le regioni viaggiano a velocità diverse e il Governo deve porsi il problema di come affiancare gli enti locali a cogliere gli obiettivi del Pnrr dopo che i Comuni sono stati abbandonati a se stessi per sette mesi e mezzo. La speranza è che il decreto porti certezze visto che esistono degli scostamenti pesanti: l’inflazione ha colpito e le risorse previste non sono state aggiornate per raggiungere gli obiettivi previsti. Ora serve semplificare ma al tempo stesso è fondamentale che il Parlamento possa vigilare lo stato di avanzamento del Pnrr, controllando le singole schede di progetto. Il Governo non deve avere paura della trasparenza. E’ una garanzia anche per il Governo stesso”. Così il senatore Alessandro Alfieri capogruppo Pd in commissione Esteri, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama in sede di discussione sullo stato di attuazione del Pnrr.


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