“Noi come Pd abbiamo piena consapevolezza di quanto sia complessa l’attuazione del Pnrr e sappiamo benissimo che tempi, scadenze, milestone sono battaglie di ogni giorno, ma proprio per questo si ha il dovere di mettere in campo tutte le misure per portarlo a casa. Traspare a volte da parte di questo governo una sorta di fastidio, quasi il Pnrr fosse un peso, invece è una grande occasione non solo per uscire da fase di crisi, ma per affrontare i nodi di fondo della competitività del nostro Paese. Abbiamo assistito per mesi a una discussione sulla governance e sullo spostamento dei progetti dal Pnrr al fondo di sviluppo e coesione. Sono passati mesi e per settimane il governo ha promosso un conflitto istituzionale con la Corte dei Conti di cui nessuno avvertiva il bisogno. Siamo così arrivati alla fine, con il 31 agosto alle porte. Noi continuiamo a non avere risposte. Noi continuiamo a chiedere di venire in quest’aula a raccontarci cosa cambierà del Pnrr e ancora dopo 8 mesi non abbiamo ottenuto risposte neanche oggi”. Lo ha detto in Aula il senatore Alessandro Alfieri, responsabile Pnrr e riforme del Pd, parlando in Aula in dichiarazione di voto sulla mozione delle opposizioni. “Perché si è aspettata la seconda metà di maggio – ha continuato Alfieri – quella revisione non si poteva fare prima? Su Repower Eu avete o non avete aperto un confronto con le principali aziende quali Eni, Enel, Snam ed è vero o non è vero che da tempo vi hanno fatto avere i progetti? Perché non avete aperto un confronto con la Commissione sulla povertà energetica, sulle energie rinnovabili, sulle comunità energetiche? Perché diamo l’idea di voler gettare la spugna sui fondi di sviluppo e coesione, che il sistema Italia non sia in grado di accettare la sfida? Perché tentiamo di spostare progetti dal Pnrr al fondo di sviluppo e coesione su cui le regioni hanno già altre idee e così i soldi rimangono bloccati? Saremo in grado, ed è questa una domanda cruciale, di rispettare gli obiettivi trasversali come quello del 40% di spesa al Sud se spostiamo una serie di progetti a valere sul fondo sviluppo e coesione o alla fine gli investimenti sul Sud diminuiranno? E di grazia è possibile finalmente sapere di quanti miliardi stiamo parlando? Su tutto questo vogliamo risposta chiare. Per questo chiediamo di mettere in campo una vera sessione in cui discuteremo di tutto questo. Noi voteremo la mozione che abbiamo presentato e anche quella proposta dal Terzo Polo, al quale chiediamo, la prossima volta, di provare a fare battaglie insieme e di non distinguerci sul niente e voteremo i punti edificanti della mozione della maggioranza”.


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