“Il ministro Nordio ha operato l’ennesimo colpo di mano del suo ancor breve mandato. Con un provvedimento inusuale, ha sostituito, o meglio destituito, i 15 componenti del Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia penale, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria, istituito dalla riforma del processo penale, insediato dalla ministra Cartabia. L’organismo, i cui componenti erano giuristi docenti nelle più prestigiose università italiane e tecnici della Banca d’Italia e dell’Istat che svolgevano i loro compiti nel Comitato senza compenso, doveva durare in carica tre anni a partire dal 28 gennaio 2021. Sulla vicenda abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare proprio al titolare del dicastero della Giustizia”. Lo dice il senatore Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd nella Commissione Giustizia, primo firmatario dell’interrogazione sottoscritta da altri 14 colleghi dem. “Il Comitato – si legge nell’interrogazione – è un organismo di consulenza e di supporto nella valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di accelerazione e semplificazione del procedimento penale, promuove la riorganizzazione e l’aggiornamento del sistema di rilevazione dei dati di giustizia penale e la diffusione delle statistiche periodiche. E’ un organo tecnico-scientifico che si è riunito sia sotto la presidenza della ministra Cartabia che del ministro Nordio, privo di qualunque connotazione politica, composto da esperti di indubbia professionalità giuridica e scientifica, il cui operato è disciplinato in modo rigoroso dalla legge 134/2021. Per questo vogliamo sapere – incalza Bazoli – quali siano le ragioni, e prima ancora la formale legittimazione sul piano giuridico, di questa sostituzione, quali miglioramenti sul piano della qualità del lavoro attenda il ministro dalla scelta dei nuovi nominati e se non intenda valutare la revoca di questo decreto”.


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