‘Corrisponde a visione di un Paese che non si rassegna al declino’
‘Il Pd ha votato con convinzione questo decreto perché, insieme ad altri provvedimenti dell’Esecutivo, ha l’obiettivo di rilanciare la nostra economia. Di fronte alla crisi sono necessarie politiche per rilanciare la domanda, e tra queste prima di tutto le politiche industriali. Al di là degli atteggiamenti ostruzionistici, questo provvedimento è complesso perché racchiude una serie di interventi che si possono rapportare al tema delle politiche industriali. E se nel nostro Paese sono mancate per troppo tempo politiche industriali, con il governo Letta si sono ricominciate a vedere. Penso al decreto del fare che non è isolato, ma segue i provvedimenti per il pagamento dei debiti Pa, sull’Ilva, sugli ecobonus, sull’efficienza energetica e per le ristrutturazioni edilizie. Con misure come queste si può agganciare la ripresa’. Lo ha detto il senatore del Pd Gian Carlo Sangalli, che è intervenuto in aula in dichiarazione di voto.
‘Le misure per la crescita contenute nel provvedimento – ha proseguito Sangalli – riguardano il sostegno alle imprese, con il miglioramento dell’accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, la riserva per la garanzia ai consorzi fidi e alle cooperative di garanzia, il rafforzamento della cooperazione per lo sviluppo e per l’internazionalizzazione delle imprese, misure per l’accelerazione dell’utilizzo dei fondi europei e poi la governance e l’agenda digitale, misure sul fronte delle infrastrutture, interventi a favore di istruzione, università e ricerca, 450 milioni per l’edilizia scolastica. Si stimolano così tutti i fattori che incidono sullo sviluppo. E il tutto corrisponde alla visione di un Paese che non si rassegna al declino, ben sapendo che non esiste un declino dolce e che i primi a declinare sono i più poveri’.

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