“La classe dirigente va selezionata, le verifiche interne le facciamo e quando qualcuno sbaglia, paga. E’ una regola di vita che ci siamo sempre imposti”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco BOCCIA a Bari dove partecipa, con la segretaria del partito Elly Schlein, alla manifestazione a sostegno del candidato sindaco Vito Leccese (Pd e Verdi). Il riferimento di BOCCIA è agli arresti di ieri per associazione per delinquere per voto di scambio che hanno portato alle dimissioni dell’assessora pugliese ai Trasporti Anita Maurodinoia, che si è dimessa dall’incarico e dal Pd. “La Puglia vent’anni fa – ha detto BOCCIA – era una terra che tutti voi conoscete. Questa città aveva il Petruzzelli che era un rudere, aveva un muro sul mare, che si chiamava Punta Perotti, aveva la Fibronit che inquinava e c’era una donna straordinaria che con Vito Leccese si batteva per chiudere quella fabbrica e bonificarla e si chiamava Maria Maugeri”. “In questi vent’anni Bari e la Puglia sono diventati un modello. Tutto questo non ce lo faremo infangare da gente – ha concluso BOCCIA – che ha solo calpestato la dignità dei baresi. Dopodiché chi ha sbagliato anche dentro casa nostra paga. Su questo potete starne certi”. Dispiaciuto per le divisioni con i Cinque Stelle? Capita, Capita. Non sarà nè la prima nè l’ultima volta succede”.


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