‘Riducono livelli assistenza, scaricano sui pazienti, sulle famiglie e sui Comuni le responsabilità dei costi delle rette di ricovero nelle RSA’

“Il presidente Zaffini sta dicendo all’aula una parziale verità e cioè che la 10a Commissione, che presiede, si è fermata all’improvviso perché non sarebbero arrivati i pareri della V commissione. Ma la causa di questo stop non è il presunto ritardo del Ministero dell’economia e delle finanze, che normalmente è sempre in ritardo.
Il tema è l’emendamento 13.0.400 al testo del disegno di legge n. 1241, che dice che le parole – che resistono dal 1983 – «Sono a carico del fondo sanitario nazionale gli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socio-assistenziali» verrebbero sostituite con le seguenti: «Sono a carico del fondo sanitario nazionale esclusivamente gli oneri delle attività di rilievo sanitario, anche se connesse con quelle socioassistenziali». Sapete cosa significa? Significa che per la destra l’integrazione delle cure sanitarie e l’assistenza rivolta a soggetti affetti da disabilità gravi o gravissime, nonché ad anziani non autosufficienti con patologie cronico-degenerative, non sono più un diritto universale. Questo significa.
Questo emendamento di fatto scarica sui pazienti, sulle famiglie e sui Comuni le responsabilità dei costi delle rette di ricovero nelle RSA: questo fa.
Siccome non bastava l’emendamento della relatrice, ci si è messo anche il senatore Zullo, con un emendamento di tre pagine che è una riforma, la riscrittura di una norma, che permetterà ai fondi sanitari integrativi di erogare prestazioni anche tra quelle parzialmente comprese nei livelli essenziali di assistenza. Praticamente significa la privatizzazione di quei servizi che non vengono più garantiti dallo Stato. Per noi questo è inaccettabile. È evidente che c’è una divisione, una distinzione, all’interno della maggioranza. Non sentiamo le voci di Forza Italia e della Lega. Abbiamo la sensazione che sia un tentativo di risolvere i problemi di una Regione in particolar modo. Ne dico una a caso? La Regione Lombardia. Speriamo che non sia così”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenuto in aula a Palazzo Madama.


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