“Se amministrazione straordinaria deve essere, subito 1 mld per passaggio senza traumi”

“Il ministro Urso oggi è ricaduto in una serie di omissioni, le stesse di sempre, da un anno a questa parte. Lo dico perché noi siamo qui per parlare di presente e di futuro e perché, nella storia che abbiamo alle spalle e che riguarda il ministro Urso ma anche i partiti in cui militiamo e abbiamo militato, la destra è sempre stata dall’altra parte, dalla parte dei Riva e di chi inquinava quando noi combattevamo per la salute dei cittadini di Taranto e volevamo una svolta green, dalla parte di chi voleva la salvaguardia degli impianti indipendentemente dalle prospettive industriali e noi, tutti coloro che si impegnavano per Taranto, Genova e Novi ligure, avevamo invece la certezza che la svolta green fosse possibile e che la battaglia in Ue sulla decarbonizzazione fosse centrale. Il ministro Urso non è stato certo il solo a non credere quella svolta. Oggi ha completamente dimenticato di parlarci del Memorandum che il ministro Fitto ha sottoscritto e di chiarire i contenuti di quella lettera, che noi abbiamo potuto conoscere solo qualche giorno fa e cioè che a un certo punto Mittal scrive al ministro per gli Affari europei e parla di un piano industriale con una serie di precondizioni. Il ministro Urso lo sapeva? Perché non lo sapevano gli investitori e non lo sapevano i lavoratori. Conosce il ministro Urso il contenuto del Memorandum che è stato sottoscritto dal ministro Fitto a sua insaputa e a insaputa del ministro Giorgetti? Questo governo è in carica da 15 mesi. Oggi per la prima volta questo Esecutivo ha la responsabilità di chiarire ai lavoratori quali scelte farà, senza fare giri di parole, perché non ci sono solo 20 mila lavoratori, 10 mila dell’ex Ilva e 10 mila dell’indotto, ma c’è anche l’intero sistema siderurgico italiano”. Lo ha detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, parlando in Aula sull’informativa del ministro Urso sull’ex Ilva.
“Urso – ha proseguito Boccia – ha elencato una serie di ipotesi che sono in contrasto tra di loro come la nazionalizzazione e l’amministrazione straordinaria e di fronte all’interesse di un soggetto privato che sposta i suoi asset all’estero. Se amministrazione straordinaria deve essere, va fatta con almeno 1 mld di fondo speciale immediatamente disponibile per garantire un passaggio senza traumi, altrimenti vi assumerete la responsabilità di sostituire il socio privato e di ricorrere alle tante eccellenze italiane, confermate dalla World steel association che nell’ultimo rapporto parla di un mercato italiano potenzialmente fiorente. Si tratta di prospettive industriali che abbiamo il dovere di accompagnare e garantire. Ciò che è inaccettabile – ha concluso Boccia – sono le vostre omissioni e le vostre divisioni: abbiamo ascoltato da tre ministri tre posizioni diverse, con gravissime omissioni e oggi dovete chiarezza al Parlamento, al Paese e ai lavoratori”.


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