Siamo di fronte ad un decreto che doveva stabilire l’accorpamento delle elezioni europee e delle amministrative e invece cambia regole e norme del sistema degli enti locali. L’ennesimo decreto, sono davvero troppi e oggi solleverò per l’ennesima volta la questione nella conferenza dei capigruppo, che ha sempre più un carattere eterogeneo. Di questo passo non escludiamo di rivolgerci al Presidente della Repubblica perché siamo di fronte ad una prassi intollerabile. Come Pd ribadiamo che riteniamo necessaria una discussione generale sugli enti locali. E lo pensa anche una parte della maggioranza. Mentre qui in Senato il dibattito si è ristretto, in prima commissione, alla questione del terzo mandato, vista anche la pressione che è venuta dall’Anci.
E’ evidente che nella maggioranza, quando abbiamo affrontato la discussione in commissione, è successo qualcosa. Il governo ha detto no all’emendamento sul terzo mandato dei sindaci. La Lega lo ha ritirato. Ma la Lega ha mantenuto quello per il terzo mandato dei governatori delle regioni (su cui il governo si è rimesso alla commissione) rendendo plastica la spaccatura in maggioranza. In aula l’emendamento per le regioni verrà mantenuto (mentre non verrà riproposto quello per i sindaci). Noi ribadiamo la nostra posizione già espressa in commissione ma presenteremo, a differenza che in commissione, alcuni emendamenti al testo e una richiesta di stralcio che vuole dire che chiediamo di fare una discussione sul Tuel a parte. Presenteremo 4 emendamenti: un paio che riguardano il voto dei fuori sede visto che la maggioranza ha limitato questa possibilità solo agli studenti, uno sulla parità di genere nelle liste, uno che sopprime la parte del testo sul numero dei mandati ai sindaci sotto i 5000 abitanti e ai sindaci dei comuni dai 5000 ai 15000 abitanti. E un odg, che prepareremo insieme a Chiara Braga, d’accordo con il partito e con il gruppo di lavoro deciso dalla Direzione, che chiede di affrontare poi una discussione ad hoc, complessiva, sulla riforma degli enti locali”.
Sui temi del dl Elezioni “la maggioranza ha fatto un gran disastro, noi chiediamo che si faccia una riforma complessiva, che sia una riforma vera, questo è un pasticcio. E poi finora abbiamo solo discorso del salva-Zaia, non di altro”. Così Francesco BOCCIA, presidente dei senatori del Pd, incontrando i cronisti in Senato.


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