“Mentre i benzinai confermano lo sciopero, la maggioranza riesce a litigare anche sulla giustizia. Un riforma della giustizia già c’è ma la stanno cancellando e riescono, anche nella settimana dell’arresto di Messina Denaro, a mettere in discussione gli strumenti di indagine. Siamo molto preoccupati per il caos in cui stanno portando il Paese giorno dopo giorno”. Così il senatore del Pd Francesco Boccia parlando ai cronisti fuori da Palazzo Madama.

“Pretendiamo che la riforma dell’autonomia si faccia con i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni su trasporto pubblico locale, sanità, scuola e assistenza e che siano approvati dal Parlamento. Vogliamo che il Parlamento dica l’ultima parola e pretendiamo un fondo di perequazione come ipotizzato con il governo giallorosso (RPT: giallorosso) nel 2020. Pretendiamo di vedere le risorse sul tavolo: ci vogliono dagli 80 ai 100 miliardi. Se Calderoli li trova, noi ci sediamo al tavolo”. Così il senatore del Pd, Francesco Boccia parlando all’Ansa della riforma dell’autonomia differenziata, all’esterno di Palazzo Madama. E riferendosi al ministro per gli Affari regionali e autonomie, Roberto Calderoli, ha aggiunto: “Due mesi fa ci aveva detto che non c’era un testo. Poi ci siamo trovati con un disegno di legge completo in Conferenza delle Regioni, che è stato rigettato dalle Regioni prima che arrivasse in Parlamento e derubricato a bozza. Poi ne ha presentato un altro dicendo che era sbagliato. Ora dice che anche questa bozza non è una bozza”. Quindi ha concluso: “Non c’è uno straccio di carta, sappiamo solo che Calderoli sta facendo campagna elettorale per Fontana in Lombardia e la proposta fatta finora spacca I’Italia in due e rende marginali le area interne e di montagna”.


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