Ue, Boccia: Meloni provoca su hippy, progressisti uniscano forze Ue
“La linea di politica estera che il governo traccia a noi non piace perchè non è europeista, non raccogliamo la provocazione sulla comunità hippy, è evidente il tentativo della premier di portarci sempre indietro, noi vogliamo andare avanti”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia parlando al congresso di Azione. Al popolo di Azione Boccia ha ribadito che “c’è un’unica strada comune ed è mettere insieme la cultura progressista del paese, c’è un tema che ci accomuna tutti ed è quello di mettere la persona al centro. Tocca alla politica definire i modelli di redistribuzione non alle lobby e ai gruppi di potere”. Insomma, ha concluso Boccia, “la destra guida il paese perchè nel 2022 ci siamo divisi”.
“Io penso che non si costruisce l’alternativa alla destra italiana cancellando una o più forze politiche. Noi siamo testardamente unitari e molto pazienti. Elly Schlein lo ha dimostrato non facendosi trascinare mai in una polemica con un altro partito di opposizione.
L’alternativa si costruisce mettendo insieme, con la fatica della politica, i tanti punti che ci uniscono contro la destra, che sono molti di più di quelli che ci dividono. Non dobbiamo stare insieme solo perché siamo contro, come ogni tanto ci ricorda Carlo”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia intervenendo al congresso di Azione.
“Giorgia Meloni oggi da questo palco, dopo la sua intervista al Financial Times e la sponda di Ursula Von der Leyen sul Corriere ha fatto un pò più l’europeista. La verità è che gioca a fare la statista con i pattini perché la maggioranza non ha una posizione univoca sulla politica estera, litiga quotidianamente e non riesce a fare sintesi fra la posizione di Tajani e quella di Salvini. E per questo non ha una linea chiara ma critica le opposizioni: non parla di cosa farà il Governo ma attacca la sinistra. Oggi è venuta al congresso di Azione e attacca Elly Schlein anziché spiegarci cosa farà sui dazi.
Noi continuiamo a criticare radicalmente il piano di riarmo perché pensiamo che sia necessaria la difesa comune europea, non riarmare i singoli Stati. Cosa che non vuole chiaramente la destra, men che meno Salvini”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenuto al congresso di Azione.