“Siamo di fronte alla deriva orbaniana del nostro Paese. Una deriva imposta dal governo Meloni che ha reso schiavo il Parlamento della volontà della maggioranza. Dopo più di 20 anni viene cambiato, votato solo a maggioranza, il regolamento della par condicio, che per la prima volta si discosta in modo eclatante dalle indicazioni dell’Agcom, favorendo la distorsione informativa a favore del governo stesso. Un governo che usa discrezionalmente il suo potere per colpire e indebolire gli altri livelli istituzionali. Che impone con la forza riforme su autonomia e premierato che indeboliranno l’unità del Paese e il ruolo del Capo dello Stato sfasciando le nostre istituzioni. Che, con arroganza, non trasmette i numeri programmatici del DEF al Parlamento, rinvia tutto a settembre come se le Camere fossero sciolte fregandosene della procedura d’infrazione a cui ci sottoporrà l’Europa e lasciando nell’incertezza imprese e cittadini. Nel frattempo cerca di fare cassa con concordati fiscali e condoni edilizi. Il Parlamento ormai è diventato ‘on demand’ rispetto alle esigenze del governo”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


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