Parlando questa mattina all’assemblea provinciale del Pd novarese, riunita ad Oleggio, il senatore Enrico Borghi ha commentato quelle che ha definito “le indecenti parole di La Russa su via Rasella” che “fanno tornare in mente Orwell”. E ha spiegato: “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato” scriveva nel suo distopico “1984”, in cui descriveva il totalitarismo che fa del potere il proprio Dio. La Russa e quelli come lui vogliono colpire in radice la natura antifascista e democratica della guerra di Liberazione in Italia, nel tentativo di derubricare quegli eventi ad una sorta di guerra civile in cui sostanzialmente tutte e due le parti in causa sono da mettere sullo stesso piano perche’ entrambi ebbero morti, fecero violenze, colpirono l’avversario. Cosi’ se tutti sono uguali, si puo’ annullare in radice l’idea dell’antifascismo, e consegnarlo al passato come una reliquia”. ” E’ contro questa logica subdola che dobbiamo agire – ha concluso – non sventolando un antifascismo di maniera, ma recuperando l’egemonia culturale nella societa’ alle idee di liberta’, antitotalitarismo e giustizia. Che furono le idee dei veri patrioti che combatterono per liberare l’Italia nel tragico biennio 1943/45. Il fatto che si usino le istituzioni repubblicane per adottare il teorema orwelliano della riscrittura del passato per controllare il futuro e’ il fatto piu’ grave dell’azione di La Russa, che non puo’ passare sotto silenzio”.


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