“Il ddl all’esame del Senato sull’Intelligenza artificiale oscilla tra il determinare una strategia e l’assenza di precisione che invece sarebbe necessaria. E’ soltanto un ddl infarcito di deleghe lasciate al governo. Siamo di fronte ad un fenomeno che impatterà sul mondo del lavoro e un Paese deve porsi il problema innanzitutto di salvaguardare le condizioni dei lavoratori. L’Ai è alimentata da un allenamento che non è neutro e dipende da ciò che viene dato in termini di informazioni fornite. Bisogna, infatti, evitare che l’Ai riproduca le discriminazioni e l’incapacità di comprendere i processi. Non si capisce perché il governo non affronti un nuovo processo con la capacità di includere i soggetti promuovendo l’alfabetizzazione delle persone. Questa sarebbe una soluzione che rassicura, altrimenti si genera soltanto una grande preoccupazione che porta a conservare e non ad innovare”. Lo ha detto la senatrice del PD Susanna Camusso intervenendo in Aula in discussione generale.
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