Ripristinare le tutele per le lavoratrici e i lavoratori fragili, tra cui lo smart working che scade il 31 dicembre 2022 anche per i genitori di minori di 14 anni. E’ quanto chiede la senatrice del Pd Susanna Camusso, con un’interrogazione rivolta al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, sottoscritta anche dalla presidente del gruppo del Pd Simona Malpezzi e dai colleghi dem Zampa, Furlan, Zambito, Alfieri, Mirabelli, D’elia, Irto, Rossomando, Bazoli, Delrio, Fina, Giacobbe, Giorgis, Losacco, Manca, Martella, Nicita, Rando, Rojc, Valente, Verducci, Verini.
“La legge 27/2020 – spiega Camusso nell’interrogazione – ha introdotto misure per salvaguardare i lavoratori ‘fragili’, cioè persone la cui salute rischi di essere compromessa in modo irrimediabile dal virus in ragione dell’età, di una patologia cronica o di un handicap, prevedendo l’equiparazione del periodo di assenza per malattia da Covid-19 al ricovero ospedaliero, il rimborso forfettario per i lavoratori non aventi diritto all’assicurazione e il diritto di svolgere la prestazione lavorativa in smart working. Queste misure si sono dimostrate valide per il contrasto e il contenimento del Covid negli ambienti di lavoro, in particolare lo smart working, la cui adozione ha subito nel nostro Paese un’accelerazione, arrivando a riguardare 6,5 milioni di lavoratori, rispetto ai 500 mila della fase pre-pandemia. Il governo della Destra non ha inserito nel testo della manovra di Bilancio alcuna norma per ripristinare le tutele dei lavoratori fragili, né ha chiarito se il ricorso allo smart working, in scadenza al 31 dicembre prossimo verrà nuovamente prorogato. Per questo chiediamo al ministro del Lavoro di ripristinare tutte le misure a tutela dei lavoratori fragili, specie in questa fase di ripresa del Covid”.

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