“Oggi si spegne un grande lauriota ma soprattutto un grande pastore e testimone di fede e di progresso, il vescovo emerito Antonio Cantisani. Ne ho un vivido ricordo familiare, data l’amicizia con mio padre, poi ereditata da me. Soprattutto ne ho un ricordo spirituale e morale, la sua parola sulla povertà della Chiesa, sul sostegno agli ultimi, cittadini o migranti. Come scrisse una volta, Chiesa povera significa Chiesa libera, senza compromessi col potere, al servizio di chi non ha voce. Il suo insegnamento, per me credente ma fiero laico, resterà per sempre e così nell’animo dei lucani e dei calabresi e di quanti l’hanno conosciuto”. Lo dichiara il senatore Gianni Pittella.


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