Aspetti decisivi sono altri quattro
”Sul premio di maggioranza alla lista che arriva prima alle elezioni, anziche’ alla coalizione, non ho pregiudiziali negative”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti in un’intervista a Radio Radicale.
”E’ un’opzione – aggiunge Chiti – se si vuole un’evoluzione del sistema politico italiano fondato su due partiti forti, due partiti-coalizione. Ma non e’ questo il punto piu’ rilevante. Gli aspetti decisivi sono quattro: una soglia di sbarramento unica che, essendoci il premio di maggioranza, non puo’ essere molto alta. Il 4% va bene. Dobbiamo trovare un equilibrio tra rappresentanza e governabilita’; o collegi uninominali, l’opzione che io preferirei, o preferenze – due, con la seconda di genere – per tutti, non certo capilista bloccati e gli altri con preferenze; possibilita’ di presentarsi solo in una circoscrizione o collegio, al massimo in 3 su 118. Se uno puo’ presentarsi in 30 territori diversi, che si scelgano i collegi uninominali o le preferenze, in ogni caso il rapporto tra cittadini e eletti viene meno; infine, la soglia per far scattare il premio di maggioranza del 53-54% deve essere almeno al 40%. Altrimenti si va al ballottaggio tra le prime due forze.
All’Italia serve una buona legge elettorale, bisogna lavorare tutti per questo obiettivo”.

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