‘La decisione del Tar del Lazio sulla trascrizione dei matrimoni gay stipulati all’estero è rivoluzionaria tanto quanto è corretta e ribadisce quanto da più parti da tempo si sosteneva: l’impossibilità giuridica dei prefetti di annullare una trascrizione nei registri dello stato civile, poichè non ne hanno l’autorità che è invece di competenza della magistratura ordinaria. Bene hanno fatto, quindi, i sindaci che hanno proseguito con coraggio su questa strada. Male ha fatto il ministro dell’Interno a coinvolgere i prefetti di tutta Italia in una battaglia giuridica che va, tra l’altro, contro il riconoscimento di diritti. Il Paese è evidentemente più avanti di alcuni loro politici. Per questo è necessario approvare una legge che regolamenti con chiarezza ciò che nel resto d’Europa è già da tempo vigente’. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà