“Mi dispiace che il Presidente Ostellari, con le sue parole sul ddl di cui sono relatrice sulla tutela dell’affettività in carcere, dia l’ennesimo esempio di benaltrismo, sostenendo ancora l’arretrata visione del carcere come discarica sociale, in cui i detenuti ‘rifiuti’ sono gettati, visione incostituzionale che avvalora l’idea del penitenziario come un luogo in cui carcerati e polizia penitenziaria sono nemici, contrapposti. Non è così, molti agenti lavorano con passione ed umanità e il volerli strumentalizzare per mera propaganda politica dimostra la pochezza di Ostellari e della Lega che sposa da sempre questa linea”. Lo dice la senatrice Monica CIRINNÀ, componente della Commissione Giustizia e responsabile nazionale Diritti per il PD. “In questo modo, peraltro- continua CIRINNÀ- Ostellari viene meno alla sua funzione di garanzia, propria del presidente: un’interpretazione muscolare della Presidenza della Commissione che purtroppo non è una novità. Garantire l’affettività delle persone detenute, assicurando loro colloqui in ambienti idonei con i familiari e gli affetti più cari (a partire dalle figlie e dai figli), è uno strumento fondamentale per tutelare la loro dignità e rafforzare i percorsi di reinserimento sociale, e anche per sostenere le loro famiglie, che scontano una pena nella pena: non dobbiamo mai dimenticare che l’articolo 27 della Costituzione parla di umanità della pena stessa”


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