‘La nuova tragedia dell’immigrazione consumatasi nelle acque del mar Mediterrano è la conferma che l’operazione Triton non riesce a supplire all’azione di Mare Nostrum, grazie alla quale l’Italia è riuscita a salvare decine e decine di migliaia di naufraghi’.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Roberto Cociancich, capogruppo in Commissione Politiche dell’Europa e responsabile Europa del Pd.
‘L’operazione Mare Nostrum era imponente – sottolinea Cociancich – e impegnava cinque unità della Marina Militare, con interventi integrati anche dall’Aereonautica, dalla Guardia Costiera e di altri corpi dello Stato su 70 mila km quadrati di acque internazionali fra l’Italia e le coste dell’Africa. Oltre ad evitare centinaia di naufragi e fermare l’azione degli scafisti, quasi 500 assicurati alla giustizia, in meno di un anno sono scampati alla tragica fine toccata ai 29 immigrati deceduti ieri ben 100 mila stranieri richiedenti asilo recuperati in mare nonostante le dotazioni delle imbarcazioni di salvataggio non risultassero sempre adeguate. Pertanto appare inaccettabile che l’operazione europea messa in campo da Frontex non riesca, e non voglia, garantire gli stessi standard di intervento e abbia come unico obiettivo quello di proteggere le frontiere’.
‘L’Italia deve pretendere dall’Europa, che dopo ogni tragedia ammette che non si fa abbastanza per poi continuare ad essere indifferente, una più forte assunzione delle proprie responsabilità – conclude l’esponente pd – Il nostro Paese deve condurre con convinzione una battaglia affinché Bruxelles faccia di più e attivi tutti gli strumenti possibili per evitare nuove tragedie e salvare le vite in mare. A cominciare da Mare nostrum’.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Roberto Cociancich, capogruppo in Commissione Politiche dell’Europa e responsabile Europa del Pd.
‘L’operazione Mare Nostrum era imponente – sottolinea Cociancich – e impegnava cinque unità della Marina Militare, con interventi integrati anche dall’Aereonautica, dalla Guardia Costiera e di altri corpi dello Stato su 70 mila km quadrati di acque internazionali fra l’Italia e le coste dell’Africa. Oltre ad evitare centinaia di naufragi e fermare l’azione degli scafisti, quasi 500 assicurati alla giustizia, in meno di un anno sono scampati alla tragica fine toccata ai 29 immigrati deceduti ieri ben 100 mila stranieri richiedenti asilo recuperati in mare nonostante le dotazioni delle imbarcazioni di salvataggio non risultassero sempre adeguate. Pertanto appare inaccettabile che l’operazione europea messa in campo da Frontex non riesca, e non voglia, garantire gli stessi standard di intervento e abbia come unico obiettivo quello di proteggere le frontiere’.
‘L’Italia deve pretendere dall’Europa, che dopo ogni tragedia ammette che non si fa abbastanza per poi continuare ad essere indifferente, una più forte assunzione delle proprie responsabilità – conclude l’esponente pd – Il nostro Paese deve condurre con convinzione una battaglia affinché Bruxelles faccia di più e attivi tutti gli strumenti possibili per evitare nuove tragedie e salvare le vite in mare. A cominciare da Mare nostrum’.