«I bonus edili sono stati un`esagerazione, che ci fosse un problema nel provvedimento originario era chiaro a tutti», ammette Carlo Cottarelli, economista per venti anni al Fondo Monetario internazionale e dall`ottobre scorso eletto al Senato in quota Pd.
Il governo ha fatto bene a intervenire per fermare i bonus?
«Premesso che parlo a nome mio e non del Pd, dato che tra l`altro non sono iscritto, la mia risposta è sì: il governo ha fatto bene».

Perché?

«Era un`esagerazione, chiaramente c`era la necessità di sostenere il settore delle costruzioni e si dovrà ancora intervenire, tenendo conto che
abbiamo il problema del rinnovamento dei nostri edifici. Però un bonus al 11o% che poteva essere utilizzato con la cessione è una modalità troppo generosa e troppo costosa per lo Stato. Su mia iniziativa la commissione finanze del Senato ha avviato un`indagine conoscitiva sui crediti di imposta».

L`indagine ha fornito delle prime evidenze?

«Non ancora, è prematuro e preferisco non anticipare niente. Però che ci fosse un
problema nel provvedimento originario era chiaro a tutti. Il punto è semplice».

A cosa si riferisce?

«Quando consenti di avere gratis, anche in caso di redditi elevati, i lavori effettuati in casa, che rendono un immobile più bello e il proprietario ci guadagna è chiaro che la domanda per quel tipo di incentivo diventa troppo alta. Poi è vero che la questione è stata affrontata da Draghi, ma non decideva tutto lui, aveva il Movimento 5 Stelle, la Lega e Forza Italia che esercitavano una
pressione per mantenere i vari bonus con crediti di imposta e possibilità di cessione. Tanto che Draghi, seppure mantenendo i bonus, li ha definiti più volte uno sbaglio».

L`altro problema è che ci sono 15 miliardi di crediti incagliati che le imprese devono ancora incassare.

«E un problema che va risolto, in termini di dimensioni si capisce la preoccupazione del ministro Giorgetti e l`impatto che avrebbe sul debito pubblico. La proposta risolutiva sarebbe di consentire alle banche di utilizzare questi crediti di imposta per gli F24 relativi al pagamento di altre tasse. Naturalmente se ci sono problemi di finanza pubblica si possono immaginare una serie di limitazioni all`utilizzo di questa soluzione. L`Associazione bancaria italiana e Federcasse intanto hanno già detto che questa operazione per loro va bene».

Ci sono soluzioni alternative?

«Non ne vedo francamente altre».