“L’articolo 3 del ddl in materia di contrasto al fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali introduce l’articolo 339-bis del codice penale con cui si prevede un’aggravante qualora un certo tipo di reati (elencati ed individuati nell’articolo stesso) sia commesso contro un amministratore locale a causa dell’adempimento del mandato, delle funzioni o del servizio. A seguito della sua formulazioni sono sorte ricostruzioni fuorvianti e strumentali, inesattezze e discussioni che, a mio parere, traggono origine da una lettura forse frettolosa e poco attenta del testo stesso. L’aggravante deve avere una natura ritorsiva nei confronti dell’amministratore locale e nulla quindi ha a che vedere con la comune diffamazione a mezzo stampa, che non viene contemplata assolutamente e resta regolata dalla normativa vigente. Inoltre, in commissione Giustizia, è all’esame un testo che rivede l’intero istituto dalla diffamazione. In ogni caso per evitare altre strumentalizzazioni e polemiche infondate che nuocerebbero all’intero impianto del ddl, abbiamo deciso di levare dal testo dell’articolo 3 anche il riferimento all’articolo 595 del codice penale e non vi sarà più alcun legame con il reato della diffamazione”. Lo ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Cucca, intervenendo nell’Aula del Senato.


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