“Il Pd esprime un voto di astensione sul ddl per istituire la Giornata della cittadinanza digitale. Riteniamo che rispetto a un tema centrale per il futuro del Paese come l’educazione all’uso consapevole delle tecnologie, la proposta di istituire l’ennesima giornata, che si sovrappone ad altre giornate già esistenti sul digitale e con un ddl a invarianza finanziaria, appare davvero fragile”. Lo ha detto in Aula la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella Commissione Istruzione e Cultura. “Il 2025 è l’anno europeo della cittadinanza digitale – ha proseguito D’Elia – e l’Ue ci chiede su questo tema di sviluppare obiettivi, di avere un pensiero critico, di tutelare le cittadine e i cittadini dal cyberbullismo e dai discorsi d’odio. Questa proposta di istituire una giornata contiene un’ambiguità di fondo perché è generica, un’enunciazione di principi senza reale impatto pratico. La cittadinanza digitale va poi considerata nell’ambito più comprensivo della cittadinanza e attiene quindi all’idea democratica della società della conoscenza, in cui la tecnologia e l’innovazione siano a vantaggio di tutte e tutti. L’Italia ha il record delle soluzioni di government digitale, ma un terzo dei cittadini tra i 16 e i 74 anni non ha competenze e quindi il divario va colmato. Ogni volta che costruiamo infrastrutture vanno studiati meccanismi incentivanti. Il Pd ha presentato al Senato un disegno per una legge annuale sul digitale, di cui è primo firmatario il senatore Nicita. Siamo quindi disponibili a collaborare per promuovere iniziative più incisive e strutturate sui temi della cittadinanza digitale e dell’innovazione tecnologica”.
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