“Le professioni educative quali l’educatore e il pedagogista hanno bisogno di maggiore riconoscimento non solo sul piano giuridico, ma anche contrattuale, lavorativo, economico. L’approvazione del disegno di legge che istituisce i relativi albi è perciò un passo avanti per il riconoscimento di queste figure, servono ora risorse da stanziare e un tavolo da convocare presso il Miur per valorizzare le professioni nella scuola”. Lo ha detto la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella Commissione Istruzione, che ha parlato in dichiarazione di voto.
“Con il voto di oggi – ha spiegato D’Elia – si conclude l’iter che ha visto collaborare maggioranza e opposizione alla Camera. Si prosegue così un percorso iniziato due legislature fa, quando grazie alla collega PD Vanna Iori il tema delle professioni educative divenne oggetto di dibattito parlamentare. Queste figure animano presidi socio educativi e socio assistenziali che parlano al territorio e a tutte le età. Non tutti i problemi sono risolti, ma rimane l’intenzione condivisa di dare nuova centralità a queste figure attraverso la costituzione dei relativi albi. Le crisi come quella del Covid servono anche a migliorare, capire, valutare le fragilità che sono emerse nella società e nella scuola e che non possono essere risolte con un approccio punitivo e repressivo. Non ci sono risposte semplificate e anche per questo abbiamo bisogno di più figure, di investire nella comunità educante e in queste professioni specifiche che possono affiancare i docenti, di attivare le risorse della rete territoriale per contrastare la povertà educativa e lavorare per la scuola inclusiva. Gli unici tetti di cui si ha bisogno sono quelli che proteggono tutte e tutti e non quelli che discriminano le bambine e i bambini che, siccome non siamo stati capaci di fare una legge sulla cittadinanza, continuiamo a chiamare stranieri pur essendo nati qui”.


Ne Parlano