“Femminicidi, stalking, maltrattamenti tra le mura domestiche e violenze per mano di partner o ex che non accennano a diminuire. Questo nonostante i numeri degli omicidi volontari generali siano in calo (-8%). Aumentano anche i reati spia.
Questo è il quadro descritto dalla Presidente Cassano durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario: un paese dove la cultura maschile del possesso perdura.
Anche i dati sulle denunce sono allarmanti, perché denotano una scarsa fiducia delle donne ad essere credute e di trovare adeguato sostegno alle isituzioni nel percorso di fuoriuscita dalla violenza.
La libertà delle donne insomma è un diritto umano che nel 2025 fa fatica ad affermarsi nel nostro paese.
È una fotografia della nostra società che parla soprattutto alle istituzioni per dire che per cambiare la rotta c’è bisogno di investire sulla prevenzione e sulla formazione degli operatori e delle operatrici della giustizia. C’è ancora un grande lavoro da fare, ancora troppa vittimizzazione secondaria e sottovalutazione del rischio”. A dichiararlo è Cecilia D’Elia senatrice Pd e vicepresidente della commissione bicamerale sul femminicidio.