“Apprendiamo in queste ore nuove notizie sul caso della ministra Santanché che aggravano la sua posizione. La sua dipendente sarebbe stata pagata con rimborsi spese di viaggi impossibili in tempi di Covid, avrebbe avuto a sua insaputa una consulenza con Fdi al Senato e più nel dettaglio con il senatore La Russa, avrebbe continuato a lavorare anche in Cassa integrazione. Non solo, la ministra non avrebbe detto il vero nell’Aula del Senato in merito alle cifre da lei percepite dalla società Ki Group. La giustizia farà il suo corso, ma intanto emerge con chiarezza l’incompatibilità tra questi comportamenti della Santanché imprenditrice con il ruolo di ministra della Repubblica per cui dovrebbe trarre le debite conseguenze e dimettersi”. Lo dice la senatrice Cecilia D’Elia, portavoce del Coordinamento nazionale delle Democratiche.
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