“E’ una vittoria di tutti. E’ una grande vittoria della società italiana. E’ una grande vittoria dello Stato che ribadisce che le uniche leggi sono quelle repubblicane. E’ una straordinaria vittoria degli apparati investigativi. L’arresto di Matteo Messina Denaro ribadisce concretamente che la lotta senza quartiere alle mafie si fa fino in fondo”. Così Graziano Delrio, senatore del Partito democratico nel corso del filo diretto con gli ascoltatori di Radio Immagina, la web radio dem. In merito alle politiche sulla giustizia illustrate nella relazione annuale al Parlamento dal Guardasigilli Carlo Nordio, Delrio ha sottolineato: “Anche sulla giustizia, questo governo di destra deve scegliere quale strada prendere. Il Pd continuerà a incalzare affinché l’utilizzo delle intercettazioni da parte della magistratura, fatti salvi ovviamente i diritti dei cittadini, possano essere utilizzate anche per i fenomeni corruttivi. Perché spesso le mafie si incuneano nella corruzione. Qual è dunque il confine tra le intercettazioni utilizzate per combattere le mafie e quello per il contrasto di fenomeni corruttivi. Aggiungo che nella relazione di Nordio la parte sulla cosiddetta giustizia riparativa, sulla possibilità di reinserimento nella società, è un tema a noi molto caro. Vedremo anche qui quale strada si deciderà di imboccare

“Trovo vergognosa e davvero insopportabile la propaganda della destra di governo sulla pelle dei migranti. Il partito democratico ha idee chiare sull’argomento: i salvataggi in mare non sono discrezionali. Se una persona affoga non ci si gira dall’altra parte, la si salva. Ecco allora l’insopportabilità della propaganda di governo che allontana di centinaia di miglia marine l’attracco, il cosidetto ‘porto sicuro’. Giocare sulla pelle di chi scappa da guerre, dalla fame, dalla siccità è vergognoso. Le Ong sono state messe nel mirino di questa propaganda. Mi limito a sottolineare che i nemici sono i trafficanti di esseri umani, contro di loro si deve dispiegare la forza italiana e europea. Negli anni in cui siamo stati al governo abbiamo contribuito a istituire i corridoi umanitari che hanno svolto una importante funzione. Oggi non basta più. Il Pd deve lavorare, in Italia e in Europa, nella costruzione di corridoi legali di immigrazione. Gli amici del governo Meloni, Orban, la Polonia… da un lato cercano di alzare muri e di chiudere le frontiere nazionali, dall’altro si oppongono alla revisione del Trattato di Dublino sulla redistribuzione europea di chi arriva. Ecco non ci sono alibi: oggi l’Europa sociale, dei diritti deve mettere in campo una strategia di politica estera nei confronti dell’Africa, non bastano politiche di intervento economiche mentre l’esecutivo Meloni con i suoi alleati preferisce trincerarsi nella propaganda”.

“Il Pd deve sempre più rappresentare il lavoro. E’ dai governi dell’Ulivo, dai governi presieduti da Romano Prodi che i democratici puntano sulla riduzione delle tasse sul lavoro. E’ una battaglia che facciamo da sempre perché abbassare le tasse sul lavoro e, insieme, colpire le rendite è un modo per avvicinare l’Italia all’Europa in tema di salari e tassazione alle imprese. Credo che sia sia fatto un buon lavoro, che va continuato e approfondito anche dopo le primarie, sulla carta dei valori. Il Pd comincia a svegliarsi e a reagire. Nelle tante riunioni di circolo alle quali partecipo colgo questa voglia di ripartire. In Parlamento siamo la forza che guida l’opposizione, ora dobbiamo allargare e imporre i nostri temi nel dibattito pubblico. E’ anche su questo che si gioca la sfida della partecipazione alle primarie. Se già dai prossimi giorni ci si confronterà sui temi della vita quotidiana delle persone, coma abbiamo cominciato a fare, quella partecipazione ci sarà e sarà importante per il Paese”. Lo ha dichiarato l’ex ministro Pd Graziano Delrio, sentore del Pd, nel filo diretto con gli ascoltatori di Radio Immagina, la web radio dem.


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