‘E’ uno strano Paese quello in cui un decreto emanato a favore di tutti i cittadini viene interpretato dai sindacati esclusivamente come limitativo della libertà del diritto di sciopero’. Così la Senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi in merito al decreto del Consiglio dei Ministri che inserisce musei e siti archeologici tra i servizi pubblici essenziali.
‘La cultura è stata finalmente dichiarata un bene essenziale e, come tale, specificatamente regolamentato. Se pensiamo che fino a qualche anno fa qualcuno sosteneva che con la cultura non si mangia, dovremmo accogliere queste novità con giubilo, invece che con le solite proteste, perché rappresentano un vero cambio di mentalità.
Nessuno vuole limitare un diritto costituzionalmente garantito’, continua la Senatrice Di Giorgi, ‘ma i musei, le opere d’arte e i beni culturali fanno parte della nostra storia e del nostro patrimonio di conoscenze. Renderli maggiormente fruibili a tutti, siano essi cittadini italiani o stranieri, rappresenta un’innovazione di civiltà’.

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