“Unione dovrebbe significare negazione dell’esclusione e della divisione. Oggi invece in Europa avanzano spinte nazionalistiche, rigurgiti xenofobi e pulsioni incivili, alimentate da demagogia e populismo. Non è un caso se oggi noi ci ritroviamo qui nell’Aula del Senato a istituire la giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Una giornata che, come quella della memoria, o del ricordo deve coinvolgere il mondo della scuola”. Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.

“T

utti gli studenti, dal mondo dell’infanzia a quello dell’adolescenza, devono infatti comprendere il valore dell’uomo e della donna che sta dietro alla figura del migrante, la sofferenza che si nasconde dietro a un clandestino e che lo spinge a sfidare il mare, e in molti casi la morte, per la speranza di un futuro migliore. La fuga dalla guerra e dalla morte per cercare la vita e la pace è un desiderio più che legittimo. L’Italia – continua Fasiolo – ha fatto e sta facendo la sua parte, in prima linea, sia per identificare i migranti e gestirne il flusso, sia per accelerare le procedure per il ricollocamento senza discriminazioni sulla base della nazionalità. Ma non possiamo pensare di risolvere problemi che appartengono a tutti e 28 i Paesi d’Europa. Ecco perché, lo stop a Schengen, così come la chiusura delle frontiere da parte dell’Austria, è l’ennesima e incredibile vergogna davanti alla sofferenza dei popoli”.


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