‘Nello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis), che nei giorni scorsi si è anche autoproclamato Stato islamico del Califfato mondiale, è in atto una sistematica violazione dei diritti umani che colpisce soprattutto le donne e la minoranza cattolica. Il governo italiano deve farsi promotore presso la comunità internazionale e l’Unione europea di un intervento per assicurare il rispetto dei diritti umani e per tutelare la popolazione locale, in particolare le donne e la minoranza cristiana del Paese, e far cessare immediatamente questa intollerabile violenza nei loro confronti’. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, che ha rivolto un’interrogazione parlamentare al Premier e al ministero degli Esteri Federica Mogherini.

‘Il ‘Codice di Condotta’ emanato da Abu Bakr al-Baghdadi – prosegue Favero – intende ‘riportare la società islamica alla sua purezza originale’ e prevede, tra l’altro, nei 16 punti promulgati: la proibizione di ogni forma di politeismo, la pena di morte per l’apostasia dall’Islam, l’obbligo per gli ex poliziotti e militari del governo iracheno di fare una pubblica dichiarazione di pentimento, il dovere per i mussulmani di osservare le preghiere alle ore comandate e il divieto di consumo di alcool e tabacco. Per le donne la situazione è drammatica: ‘devono restare in casa, uscire solo se necessario, il loro ruolo è provvedere alla stabilità del focolare’, mentre un presunto decreto varato lo scorso 21 luglio ad Aleppo imporrebbe la brutale pratica dell’infibulazione a ‘tutte le donne dello Stato islamico’. Nel contempo si starebbero praticando decapitazioni, crocifissioni, lapidazioni e fustigazioni, anche ai danni di persone di fede cristiana. In particolare, a Mosul i cristiani sarebbero oltre 50mila, su una popolazione di 1,8 milioni e già gran parte di loro sarebbe fuggita nei primi giorni di giugno. Molti leader, tra cui il Papa e Ban Ki-Moon hanno già dichiarato la loro preoccupazione. E’ per questo che chiedo un intervento specifico del governo italiano sulla comunità internazionale’.

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