Governo intervenga su Regione
‘La Regione Piemonte proroghi di 2 anni i termini a disposizione delle imprese per adeguare gli impianti termici industriali ai nuovi, più bassi, limiti di emissione degli ossidi di azoto. Le aziende, e in particolare le piccole e medie imprese del comparto tessile, infatti, non possono sostenere, in un momento di crisi come questo, gli ingenti costi relativi. E’ per questo che sulla vicenda ho presentato, insieme ad altri senatori, due interrogazioni parlamentari rivolte ai ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico’. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero. ‘Nel 2011 – spiega la senatrice Favero – la Regione Piemonte ha imposto il limite di 150 mg/Nm3 alle emissioni di ossidi di azoto, limite più restrittivo rispetto alle altre regioni e ha stabilito il termine del 31 dicembre 2013 per l’adeguamento degli impianti termici industriali. Le aziende del Piemonte, tuttavia, vivono situazioni diverse e complesse. Alcune sono costrette ad utilizzare generatori alimentati ad olio combustibile, molto più inquinante, a causa della carenza di metanodotti ad alta e media pressione e dovrebbero quindi sostenere costi fino a 800 mila euro per il collegamento alla rete a gas. Altre, che già utilizzano il metano, dovrebbero sostituire i bruciatori o gli impianti, sostenendo da 30 ai 100 mila euro di costi. E’ per questo che chiediamo, come ha già fatto l’Unione industriali del biellese, che il governo proroghi di almeno 2 anni il termine, già scaduto, per l’adeguamento degli impianti termici industriali e rintracci significative fonti di co-finanziamento degli interventi di metanizzazione, ad esempio il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale. Chiediamo anche – conclude Nicoletta Favero – che la Regione integri i limiti, prevedendo disposizioni differenziate per gli impianti più vecchi’.

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