Il Movimento 5 Stelle ha fatto una richiesta e non possiamo sottrarci dal valutarla, anche se arriva nel momento in cui si vota sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi
«Io sono per il voto palese al Senato. È la mia opinione da sempre, tanto che sto studiando una proposta a riguardo che però non ho ancora presentato». A parlare è Valeria Fedeli del Pd, vicepresidente dell`aula di Palazzo Madama.
Senatrice, allora anche lei è favorevole alla proposta del Movimento 5 Stelle?
«Il voto palese permetterebbe a ognuno di assumersi le proprie responsabilità davanti al Paese nella massima trasparenza. E sarebbe un atto di serietà anche nella Giunta delle elezioni e delle immunità chiamata a decidere sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. L`argomento usato in questi giorni del voto segreto che favorirebbe i franchi tiratori lo ritengo assurdo».
Quindi si dovrebbe procedere con la modifica del regolamento?
«Se fossimo tutti d`accordo non si presenterebbe neanche il problema di cambiare le regole. Se sitrovasse l`intesa su quello che rappresenta un miglioramento della trasparenza nelle scelte della politica, si farebbe e basta».
Ma il Pdl ha detto chiaramenteche il voto palese non lo vuole. E poi c`è la questione che spunta per un caso specifico, quello di Silvio Berlusconi.
«Se si trattasse di una misura da adottare solo nel caso della decadenza di B erlusconi non sarebbe opportuno. Però il Movimento 5 Stelle ha fatto una richiesta e noi abbiamo il dovere di valutarla. Non possiamo sottrarci dal farlo, anche se arriva in questo momento».
Però i 5 Stelle che stanno chiedendo la modifica del regolamento pensano a un solo appuntamento: il voto della Giunta delle elezioni…
«Non bisogna cambiare le regole per un solo caso specifico, lo ammetto. Però dobbiamo anche valutare la prassi. Non ho ancora fatto le necessarie verifiche, ma se il regolamento prevede che l`unico voto ammesso è quello segreto, non è detto che con la convergenza di tutte le forze politiche si possaprocedere comunque con unvoto palese».
Nel frattempo, a sostenere le tesi della Fedeli arriva sulle agenzia la nota del presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso: «Io applico il regolamento. Se le forze politiche trovano l`accordo per cambiarlo non sarà certamente il presidente del Senato a impedire una cosa del genere. Io sono – conclude Grasso – pienamente rispettoso del volere della maggioranza delle forze politiche».
Ha letto le parole del presidente?
«È quello che sostengo io. Se c`è l`accordo si procede».
 Questa convergenza, però, non c`è.
«Allora il caso è chiuso. Un eventuale cambio delle regole ci potrà essere solo dopo il voto su Berlusconi».
Ma non teme franchi tiratori all`interno del Pd?
«Non credo che nel Partito democratico che ci possano essere problemi di questo tipo».
Eppure negli ultimi tempi, con i famosi 101 traditori che hanno affossato Prodi nella corsa al Quirinale, se ne è parlato molto.
«No, se c`è un problema di franchi tiratori non è certo nel Pd».
Neanche tra i renziani?
«No, non credo corriamo questo rischio. Forse lo corrono altre forze politiche».
Si riferisce al Movimento 5 Stelle?
 «Non saprei, certo che dalle mie parti si dice: ‘gallina che canta’…»

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