Marianna Madia denuncia la farsa della ricerca spasmodica di una candidata donna per le primarie del Pd a Roma. Una candidata last minute da contrapporre a Roberto Gualtieri. Non male per un partito che ha appena cambiato capogruppo anche per rispetto alla parità di genere.  «Certo che mi dispiace che non ci siano donne candidate nelle città dove si va al voto e mi piacerebbe sapere perché», dice la senatrice democratica, Valeria Fedeli senatrice ed ex ministro della Pubblica istruzione, da sempre schierata con le donne.

Possibile non ci fosse nessuna donna in grado di correre per Roma, Bologna, Torino, Napoli?

«Chi poteva candidarsi ha scelto di non farlo e mi dispiace dirlo ma non è un problema del Pd ma delle donne. E` un`occasione persa per tutte».

Lei dice che non è un problema del Pd. Però si dice che sia stato il partito a chiedere a Monica Cirinnà di rinunciare a candidarsi.

«La scelta di Monica mi ha stupito si era candidata in autonomia, aveva costruito un suo percorso. Ne avevamo anche parlato tempo fa, le avevo chiesto di farmi capire quale fosse il suo programma. Aveva detto cose giuste sulle primarie sottolineando come è giusto che chi non vince sostiene il candidato scelto. Poi in autonomia ha deciso di sostenere Gualtieri. E non si è candidata. Se non avesse scelto in autonomia sarebbe peggio ma non ci credo. Sarebbe stata una candidata forte perché è una donna coraggiosa e avrebbe dato valore alle primarie che restano un grande strumento democratico per chiedere ai cittadini di scegliere».

La Madia chiede di finirla con la farsa di cercare una donna non Pd da candidare.

«Condivido assolutamente. Le donne non possono diventare la foglia di fico e francamente cercare una candidata all`ultimo minuto che senso ha? Le candidature alle primarie non le decidi 15 giorni prima, è necessario costruire percorsi, alleanze, lavorare sui territori».

Nelle grandi città l`unica candidata è Conti a Bologna. Ma è di Italia Viva, candidata da Renzi.
«Sono contenta che abbia deciso di candidarsi ma non è che io perché sono una femminista la sostengo. Resta il mio stupore per la sua scelta visto che è stata eletta sindaco nel suo paese nel 2019: io per come sono fatta avrei finito il lavoro. Sulle primarie però ha fatto il discorso che andrebbe fatto confermando di essere pronta a sostenere chi le vincerà. Per questo dispiace che a Roma non sarà così. Calenda, sostenuto da Iv, non parteciperà alle primarie anche se dice di collocarsi nel centrosinistra. Non vuole cimentarsi forse per tenersi libero».

Comunque il Pd arriva al voto senza alleanze con il M5s.

«E` un tema di grande sofferenza. Ma sono i territori a decidere in questo caso. Le alleanze si decidono lì e si costruiscono sul campo. L`importante ora è rivolgersi agli elettori. In ogni caso Conte colloca il M5s nel campo del centrosinistra. Saranno gli elettori a scegliere».


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