Fino al 15 novembre idee, istanze e contributi su labuonascuola.gov.it
Il percorso di ascolto e confronto per “La Buona Scuola” oggi mi porta alla Sala della Pro Loco di Armeno per discutere sulla riorganizzazione della scuola come luogo essenziale della crescita della società. Nelle ultime settimane ho voluto raccogliere idee, istanze e suggerimenti dal mondo dell’istruzione. Un dialogo aperto per portare all’attenzione del Governo una fotografia il più possibile fedele alla quotidianità che vivono studenti, docenti, genitori e tutti coloro che operano nel contesto degli istituti scolastici. Un’opportunità di partecipazione cui tutti possono contribuire compilando, fino al prossimo 15 novembre, il questionario online sul sito labuonascuola.gov.it ed inviare proposte e osservazioni. Invito tutti a fare la propria parte. Per quanto mi riguarda proseguirò con l’impegno sui territorio cominciato lo scorso mese di ottobre a Torino per l’incontro con le segreterie regionali dei sindacati CGIL, CISL UIL e SNALS riguardo i primi risultati delle assemblee svolte tra i lavoratori sul tema dell’istruzione. Parola agli studenti lo scorso scorso 3 novembre all’auditorium dell’Istituto Magistrale Bellini a Novara. «Quale scuola per il futuro e che cittadini vogliamo diventare». Questi i quesiti ai quali oltre duecento ragazzi hanno provato a dare risposta nel corso dell’incontro sulla riforma, organizzato dall’Ufficio scolastico territoriale e dalla Consulta degli studenti. Domande che, come componente della Commissione Istruzione e Beni Culturali di Palazzo Madama, ho girato direttamente a tutti i presenti a testimonianza di un lavoro in rete che, da Roma a Novara, stiamo facendo nell’interesse delle nuove generazioni. C’è stato modo di discutere anche dei disegni di legge contro cyberbullismo e sulla valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nell’istruzione. Il tema della tutela dei minori sul web rientra pienamente nei principi della Buona Scuola. Una scuola che preveda una formazione sull’uso positivo e responsabile di internet, per ricucire lo strappo tra comunicazione e relazione, per fornire gli strumenti necessari a costruire una cittadinanza digitale. Formare al talento e all’arte, quindi, per consentire ai ragazzi di partecipare alla bellezza e di condividerla attraverso una relazione empatica, superando i limiti della virtualità. Sono questi i temi del cosiddetto ddl Abbado che trovano una parziale risposta e attenzione già nel Piano de La Buona Scuola. In questa logica, Maria Motta, dirigente scolastico dell’Istituto Bellini, mi ha consegnato un documento condiviso da docenti e operatori scolastici del territorio sui contenuti della riforma. Tante le testimonianze raccolte anche dagli studenti, che hanno ribadito l’interesse sui punti al centro delle manifestazioni nazionali dello scorso 10 ottobre. Un tour per parlare del futuro dell’istruzione e quindi di quello del Paese che mi porterà anche a Torino, il prossimo giovedì 13 novembre con Francesca Puglisi, Senatrice responsabile nazionale della scuola del Partito Democratico, Davide Gariglio, Segretario Regionale del Pd Piemonte e Fabrizio Mori, Segretario Provinciale del Pd Torinese, per discutere sulle priorità e le proposte finora emerse dai confronti e dalle consultazioni. Un primo momento di bilancio cui seguirà la tappa di Urbino, sabato 15, organizzata dal locale circolo Democratico proprio nell’ultimo giorno di consultazioni.

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