“Il femminicidio di Giulia Cecchettin deve scuoterci tutti. E’ chiaro che e’ un terribile monito che ci ricorda come il cambiamento deve iniziare a un livello profondo, quello dell’educazione e della cultura. E riguarda in primo luogo gli uomini”. Lo afferma Michele FINA, tesoriere nazionale Pd. “Se il diritto a studiare per essere liberi, il diritto al futuro, e’ negato ad una ragazza in questo modo – rprende – vuol dire che e’ messo in discussione per tutte e tutti. E’ da sottoscrivere la proposta della segretaria del Partito Democratico di una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettivita’ in tutte le scuole d’Italia. E che sia anche un forte segno di un’inversione di tendenza. L’assenza di Giulia Cecchettin all’appuntamento con la sua laurea e’ l’ennesimo fallimento di tutte e tutti noi, del Paese con le sue istituzioni, degli uomini che non hanno ancora capito quanto sia tossica ed assassina la cultura patriarcale e quanto sia urgente eradicarla senza se e senza ma”. “Chi, di fronte a questa strage continua e crescente, alza le spalle con condiscendenza e’ un complice. Chi ha un minimo di coscienza civile dovra’ sentirsi convocato ed impegnato; in Parlamento, ma anche nel Paese, in una battaglia culturale da parte degli uomini per cambiare loro stessi, in convinzioni e comportamenti che hanno giustificato e preparato il terreno di questa mattanza. Sento questo come un impegno solenne da prendere in qualita’ di parlamentare ma ancor prima come padre di una bimba che sogno potra’ essere felice e libera, in un Paese in cui nessuno possa anche solo lontanamente limitare queste sacrosante aspirazioni”, conclude.


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