“L’indagine Panama Papers ha coinvolto anche una società svedese di gioco online. Come ha riportato il quotidiano online ‘Gioconews’, in Svezia la notizia ha avuto un certo rilievo, visto che i tre gestori dell’impresa di gambling online sono finiti in carcere, per aver distratto fondi nel paradiso fiscale delle Isole Vergini. Dai dati presentati in Commissione Antimafia dall’Agenzia delle Dogane e dai Monopoli, sappiamo che il nostro sistema del gioco è molto controllato, ma è necessario aprire gli occhi e fare di più”. Lo dice il senatore del Pd Stefano Vaccari, coordinatore del Comitato sulle infiltrazioni mafiose nel gioco d’azzardo, istituito nella Commissione bicamerale d’inchiesta sulla criminalità organizzata.
“Alla luce di quest’ultima inchiesta giornalistica – prosegue Stefano Vaccari – è necessario impedire alle società che operano in Italia nel gioco online detenendo i server nei cosiddetti ‘paradisi fiscali’, dove è ovviamente molto più facile riciclare denaro proveniente dai traffici della criminalità organizzata e dove i controlli antimafia sono molto più laschi di quelli vigenti in Italia e nell’Unione europea. Su questo punto è assolutamente necessario provvedere ad una modifica normativa per consentire di ridurre ancora di più il rischio di infiltrazione nel gioco online”.


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