“Tutti i profili professionali dei precari della ricerca devono essere salvaguardati come prevede la legge Madia. Abbiamo fatto grossi passi avanti sul fronte delle risorse, lavorando giorno e notte, anche se si deve fare di più”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi che prosegue: “Mi aspetto ulteriori sforzi da parte del Governo nel passaggio alla Camera, dove comunque dovrà essere corretta l’ultima riformulazione dell’emendamento che limita la stabilizzazione ai soli ricercatori e tecnologi, escludendo quindi le figure tecniche amministrative dai soggetti beneficiari. I precari impegnati sul fronte della ricerca, in tutti i profili professionali, devono avere le stesse opportunità.
Le maggiori risorse messe a disposizione per il 2018 per il mondo dell’Università e della Ricerca (circa 140mln provenienti dai progetti premiali immediatamente disponibili e 400mln sui PRIN) saranno essenziali anche per supportare questo processo di stabilizzazione e assunzione di personale indispensabile per le attività di ricerca.

I Presidenti degli Enti hanno quindi risorse, margini e strumenti per la quota di cofinanziamento. Mai negli ultimi anni si è assistito a uno sforzo di tali dimensioni per la ricerca pubblica italiana. Un grande investimento per il futuro non può prescindere dalla valorizzazione delle persone all’interno del mondo della ricerca.

Questi risultati – conclude DI Giorgi – sarebbero stati impossibili senza l’impegno continuo e convinto delle ministre Madia e Fedeli”.

 

 

 


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