“Se l’emendamento non viene ritirato, appena terminerà la votazione
sul decreto ricostruzioni, noi delle opposizioni chiederemo
che venga convocata d’urgenza una Giunta per il
Regolamento. Confidiamo che la Giunta dichiari che questa modalità di
aggirare le procedure di formulazione della legge è in contrasto con
il regolamento e quindi dichiari inammissibile l’emendamento”. Così il
senatore Pd, Andrea Giorgis sull’emendamento presentato dai senatori
Adriano Paroli (Fi), Marco Lisei (Fdi) e Paolo Tosato (Lega) al dl n.
379 sul quorum per la validità delle elezioni comunali, che questo
pomeriggio sarà dibattuto in Aula con procedura di urgenza.
“Io spero – dice all’Adnkronos – che il presidente del Senato in sede
di Giunta di regolamento riconosca l’inammissibilità di questo
emendamento e scongiuri il rischio che si possa in futuro ripetere una
simile modalità che alla fine renderebbe non più possibile dare il via
libera a nessuna procedura di urgenza”. Giorgis ricostruisce nel dettaglio quanto avvenuto a
Palazzo Madama: “Noi abbiamo adottato una procedura d’urgenza ex
articolo 81 del regolamento al disegno di legge 379, prima firma
Pirovano. Questo disegno di legge fu approvato nel medesimo testo già
nella precedente legislatura dal solo Senato. Ai sensi dell’articolo
81 è possibile, quando c’è un disegno di legge già approvato dalla
precedente legislatura e condivisione ampia in Aula, che il disegno di
legge torni ad essere incardinato con una procedura di urgenza. E così
è avvenuto. Il Pd e tutte le forze politiche alla unanimità hanno
convenuto di procedere alla trattazione di questo disegno di legge con
la procedura accelerata ex articolo 81 dell’ordinamento”.
Quindi il colpo di mano dalle forze di maggioranza: “Questa mattina,
mentre si esaminava in commissione per liberare il disegno di legge
379 già subito per l’Aula, è stato depositato un emendamento a prima
firma Ronzulli che prevedeva la modifica del sistema elettorale dei
comuni sopra i 15mila abitanti, superando il doppio turno e
introducendo il turno alla soglia del 40% – racconta il senatore Pd –
Quell’emendamento, dopo le vibrate proteste in Commissione è stato
ritirato. Nel primo pomeriggio, in attesa di andare in Aula è però
stato ripresentato per l’Aula questa volta a firma Parola, Lisei e
Tosato, identico a quello della Ronzulli. L’emendamento di nuovo
prevede di agganciare al disegno di legge 379 una disposizione che
riforma il sistema elettorale dei comuni sopra i 15mila abitanti”.
“Abbiamo nuovamente sollevato la questione in Commissione che non ha
potuto pronunciarsi perché il presidente ha poi direttamente rinviato
all’Aula, dove adesso faremo valere non solo le fondate ragioni di
merito ma anche la gravissima violazione di quelle che sono le
disposizioni regolamentari. Mi sembra evidente – conclude il senatore
Pd – che il perimetro del ddl su cui si è convenuto di procedere in
via accelerata è decisamente diverso dal perimetro che verrebbe ad
assumere con questo emendamento”.


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