“Noi in Commissione interveniamo su ogni emendamento
illustrando le ragioni della nostra contrarieta’
spiegando perche’ per noi e’ una riforma dannosa per il Paese.
Non abbiamo ricevuto una sola risposta, non c’e’ stato un solo
intervento della maggioranza per spiegare le ragioni che
sostengono questa riforma. Nessun confronto”. Lo dice il
senatore e capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali,
Andrea Giorgis, durante una conferenza stampa. “Abbiamo cercato
con insistenza e continueremo a farlo perche’ crediamo nel
Parlamento e nella democrazia e crediamo nel pluralismo. E il
pluralismo e’ la posta in gioco di questa riforma. Con questa
riforma si ribalta l’attuale rapporto tra parlamento e governo,
passando dalla primazia del parlamento a quella del governo”,
aggiunge Giorgis. “L’opposto di totalitarismo e’ il pluralismo.
Noi sappiamo naturalmente che il pluralismo e’ una grande
conquista. Questa riforma invece concentra tutto il potere e
tutta la partecipazione politica nella elezione del presidente
del consiglio e le liste collegate dal presidente del consiglio.
Anche gli emendamenti collegati prevedono che le liste siano
collegate al presidente del consiglio eletto che in questo modo
avra’ una maggioranza che disporra’ anche del Presidente della
repubblica. Questa riduzione non rendera’ l’istituzione politica
piu’ forte e capace di governare. Piu’ si sclerotizza e meno
sara’ capace di corrispondere a nuove condizioni politiche ed
economiche. La partecipazione politica non si sclerotizza nel
voto ogni cinque anni ma si sviluppa in un dialogo continuo tra
politica e societa’”, conclude Giorgis.


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