“Il Piano Mattei è un guscio vuoto in cui spiccano due elementi: titoli ad effetto e decretazione d’urgenza. Oltre questi due elementi non c’è nulla di realmente utile per il Paese. Sulla sostenibilità non vi è niente, mentre il Parlamento non è minimamente coinvolto. E’ un insieme di annunci e proponimenti che però non si sostanziano in azioni concrete. Il 25 ottobre 2022 la presidente Meloni definiva il Piano Mattei un progetto virtuoso di collaborazione tra Ue e Area africana. Peccato il decreto, tranne che per fatti marginali, non preveda azioni volte a coinvolgere concretamente la Ue in questo progetto. Il Piano Mattei è talmente di alto livello, per citare la maggioranza, che stranamente si dimentica di indicare con quali Paesi africani interagire, mentre i settori di collaborazione sono accennati solo vagamente. Insomma nel provvedimento non c’è nulla. Viene costruita la solita cabina di regia che istituisce una struttura di missione sottoposta a palazzo Chigi. Questo è un provvedimento puramente burocratico che si accinge ad affrontare una missione epocale lasciando inevase due domande essenziali: con quali risorse verrà finanziato e quanti soldi ci saranno per l’Africa. Quale poi sia la strategia di azione non è dato saperlo. Le uniche certezze sono che il ministro Tajani viene di fatto commissariato e che il decreto oltre a non spendere una parola sulla transizione energetica finisce per sprecare denaro pubblico istituendo con 5 unità di missione che ci costano 18 mln di euro. Ecco alla fine resta solo la propaganda del Governo”. Così il senatore Vincenzo Irto capogruppo Pd in commissione Ambiente in sede di discussione in Aula del cosiddetto “Piano Mattei”.


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