“Voglio evidenziare il futuro auspicabile effetto combinato con la legge di stabilità: gli sgravi fiscali con l’IRAP, la decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato e la certezza del costo di separazione, nel caso malaugurato di licenziamento per motivi economici, possono ridare slancio e fiducia agli imprenditori, anche a quelli stranieri. Lo confermano gli accordi di questi giorni sulle acciaierie di Piombino e Terni”.
‘Quanto alle politiche attive del lavoro, dobbiamo ridisegnarle totalmente, perché hanno dimostrato poco efficacia. La scommessa che abbiamo di fronte è quella di ripensare al ruolo delle agenzie regionali e provinciali, che non saranno più i tradizionali centri per l’impiego ma che dovranno assumere un ruolo di governance nuovo. Verosimilmente ci si affiderà, per l’incontro domanda/offerta, soprattutto alle agenzie del lavoro private e nonprofit, mentre quelle pubbliche avranno soprattutto il compito di occuparsi del profilo dei lavoratori, di accreditare, di definire le tariffe, di gestire il voucher e il contratto di ricollocazione, di connettere le banche dati”.
‘Infine un impegno: non dobbiamo mollare nel vigilare sulle tutele dei lavoratori. Sono sicuro che il Governo non lo farà; chi ha avanzato questo dubbio può stare tranquillo, perch é non si vogliono certo ridurre i diritti dei lavoratori.’