“La lettera di Amato, Bassanini, Gallo e Pajno mette una pietra pensate sul ddl Calderoli, poiché evidenzia che la riforma della Lega non è, come sbandierato, a costo zero. Non esistono riforme strutturali che non comportino costi, e sarebbero proprio le regioni del Sud a pagarne le conseguenze, con gravi ripercussioni sui diritti civili e sociali dei cittadini. Le dimissioni del Comitato per l’individuazione del LEP rappresentano l’ennesimo campanello d’allarme. È necessario un momento di riflessione approfondita, prendendo in considerazione le preoccupazioni sollevate da molti presidenti di Regione, anche appartenenti al centrodestra, e dagli uffici competenti del Parlamento. Fermatevi finché siamo in tempo”. Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd.


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