“È inaccettabile che il Parlamento non possa dire la sua su una riforma così radicale che cambia in modo irreversibile l’assetto istituzionale dell’Italia.
L’impostazione della riforma Calderoli è approssimativa e superficiale, non fa tesoro dei problemi mai risolti dalla riforma del titolo V.
Sui LEP ( livelli essenziali delle prestazioni) non ci sono né risorse certe né strumenti definiti per l’allocazione così come regna l’incertezza sul modo di calcolare i fabbisogni.
Si sta perseguendo la stessa strada fumosa del 2001. Infatti ancora oggi dopo 23 anni non riusciamo in Sanità a garantire in modo uniforme i Lea ( livelli essenziali di assistenza) a tutte le regioni italiane a prescindere dalle norme approvate dal parlamento.
La riforma Calderoli, così come si prospetta è un disastro annunciato che disarticola ancora di più l’Italia, non affronta le diseguaglianze, né introduce meccanismi innovativi per la crescita e il merito”. Così la senatrice Beatrice Lorenzin, vice presidente del gruppo del Pd.


Ne Parlano