“Ieri abbiamo depositato un’interrogazione a prima firma Rando sulla vicenda del presunto ‘laboratorio gender’, chiedendo alla ministra Bernini quali iniziative intenda intraprendere per difendere la reputazione e il lavoro scientifico dell’Universita’ Roma Tre. In questo Paese, infatti, nessuno puo’ permettersi di intervenire su scelte libere di chi fa ricerca, perche’ la ricerca e’ libera e per sua stessa natura va a studiare fenomeni che oggi non sono indagati, per conoscere meglio le situazioni e per poter intervenire”, ha detto Simona MALPEZZI, vicepresidente della Commissione bicamerale infanzia e adolescenza, in un intervento di fine seduta nell’Aula del Senato. “Vorrei stigmatizzare quanto e’ successo nei confronti del lavoro fatto da questa universita’ (ricordo a proprie spese e con la volonta’ delle stesse famiglie coinvolte che hanno effettuato una libera scelta) per provare a trovare risposte a situazioni che, piaccia o meno, ci sono e che per ora sono state indagate solo nella fascia dell’adolescenza e non dell’infanzia. Non si vuole portare avanti nessun tipo di intervento ma ascoltare le famiglie, fare pedagogia, quella vera, quella che nell’Universita’ Roma Tre, come in tante altre universita’ in Italia, si porta avanti da sempre, mettendo al primo posto il benessere di tutti i bambini, come centro e come missione del proprio agire. Noi ci aspettiamo quindi che il GOVERNO scenda a difesa di quello che questa universita’ ha fatto per mettere in evidenza davanti a tutti che questo esecutivo non ha nessuna intenzione di toccare la ricerca libera ed e’ a fianco dei ricercatori di tutto il Paese. Sarebbe grave il contrario”, ha concluso Malpezzi.
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