Ritengo molto grave la scelta del
dirigente del’Istituto Munari di Crema che ha deciso di attivare
la classe del Liceo del Made in Italy nonostante abbia ricevuto
una sola iscrizione. Una forzatura inaccettabile che lede il
diritto di scelta di studenti e famiglie. La riforma è nata male
e di corsa e non è un caso quindi che le famiglie abbiano
liberamente scelto di non iscrivere i propri figli ad un percorso
rispetto al quale non si conoscono neppure le indicazioni per gli
anni successivi al biennio. Per questo è inaccettabile che si
proceda d’imperio senza rispettare la volontà dei ragazzi e delle
loro famiglie che a Crema avevano scelto in larga maggioranza,
quasi in totalità, tranne uno, l’opzione “economico sociale” e
adesso sono costretti a scegliere tra il Liceo Made in Italy o
ad essere sottoposti ad un assurdo sorteggio. Una situazione
inammissibile per cui chiederemo spiegazioni al ministro
Valditara. Pensano davvero di poter imporre l’iscrizione al Liceo
del Made in Italy?”. Lo dichiara in una nota la senatrice del Pd,
Simona Malpezzi, che annuncia un’interrogazione parlamentare.


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